(Come i giovani della Comunità Gesù Risorto hanno vissuto la GMG al Divino Amore)

Ci ritroviamo sabato 26 gennaio 2019 al Santuario della Madonna del Divino Amore per vivere insieme ad altri 800 ragazzi provenienti dalle diverse parrocchie romane (e non solo!) una Giornata Mondiale della Gioventù “in miniatura”, ossia una veglia che si prefigge di replicare in piccolo, e in una sola notte, la vera GMG, svoltasi quest’anno a Panama, nel Centro America, dal 22 al 27 gennaio. Siamo una trentina di giovani della CGR e con gioia abbiamo risposto all’invito del Servizio per la Pastorale giovanile di Roma che ha organizzato l’evento, affinché la GMG non passasse inosservata ai giovani romani, ma permettesse anche a coloro che non sono potuti volare oltreoceano di vivere un momento così intenso, avente come tema il passo del Vangelo di Luca: “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38).

Ci sono tutti gli ingredienti: il collegamento video con Papa Francesco, la preghiera, la Messa, l’Adorazione, le confessioni, musica, concerto e catechesi! La lunga notte inizia alle 20.30 nell’Auditorium del Santuario e ad accoglierci, oltre ai sorrisi dei volontari, c’è un piccolo punto di ristoro con thermos di caffè, cappuccino, cioccolata calda, the e biscotti. Ad “aprire le danze” (nel vero senso della parola) sono Suor Anna Nobili e le sue ragazze della Holy Dance Academy, che hanno dato vita a bellissime coreografie facenti parte dello spettacolo “La vita di Maria. Danzando il suo sì”, e che, sulle note del Magnificat, ci hanno fatto subito entrare nel tema della GMG.

Si capisce che è una vera festa quando assistiamo a un bellissimo fuori programma: Gabriele, 26 anni, della parrocchia di Sant’Atanasio di Roma, è salito sul palco, ha chiamato la “sua” Alessia, si è inginocchiato e le ha chiesto di sposarla. Un altro bel “si” che ha scatenato applausi e gioia tra il pubblico.

E’ il momento di una breve catechesi di don Antonio Magnotta (direttore del Servizio per la Pastorale giovanile di Roma) che, commentando il tema della GMG, ci invita a riempire le nostre giornate di «densità e bellezza», trasformandole in «un pezzo di cielo», perché “il mondo ha bisogno del tuo eccomi”. Alle 23.30 ci trasferiamo tutti nel Nuovo Santuario per l’Adorazione Eucaristica e le confessioni, insieme a decine e decine di sacerdoti. Dopo circa un’ora rientriamo in Auditorium, dove parte la diretta video con Panama. E Papa Francesco usa il linguaggio moderno dei social per parlare ai giovani, definendo Maria “l’influencer di Dio… perché con il su “sì” è stata la donna che ha avuto maggiore influenza nella storia”; il Papa allarga poi lo sguardo al mondo intero, affermando che la vita “non è soltanto per i forti” e che va abbracciata così come viene, accogliendo e amando anche i fragili, i disabili, gli stranieri, perché “solo quello che si ama può essere salvato”.

Si riparte con la rock band cristiana Kantiere Kairòs, che ci fa ballare per circa un’ora; una band che conosce molto bene la Comunità Gesù Risorto, tanto che il titolo di una loro canzone, dedicata a Chiara Corbella Petrillo, riporta una famosa frase detta da Giampaolo Mollo, uno dei nostri Fondatori: “Siamo nati e non moriremo mai più”.

Gli eventi si susseguono ed è la volta di don Francesco Fiorillo, responsabile del monastero San Magno di Fondi, con la sua catechesi dal titolo “Vogliono farvi tacere; voi gridate!”. Al termine della quale facciamo un bellissimo segno profetico, accompagnati da tre canti di meditazione: uno alla volta ci avviciniamo al palco, dove don Francesco ci unge i palmi delle mani con due gocce di olio di nardo che ha portato dal suo monastero; è l’olio ricavato da un fiore raffigurato anche nello stemma del Papa e che, nella Sacra Scrittura, rappresenta un amore senza paragoni e senza prezzo (nei tempi antichi un vasetto di quest’olio arrivava infatti a costare fino a trecento denari, cioè lo stipendio annuale di un lavoratore).

Il vero amore non ha confini e va vissuto “sprecandolo”, come ha fatto Maria Maddalena, che ha rotto un intero vaso per ungere i piedi di Gesù, suscitando lo stupore tra i commensali, i quali reputarono un simile gesto, insensato e folle. Ma chi ama veramente non fa di questi calcoli: l’amore si dona, si vive, si “spreca”. Ed è quello che abbiamo vissuto in quei minuti in cui ognuno si è seduto o inginocchiato al suo posto, con le mani che profumavano di buono, di bello, di unico, e in cui abbiamo capito che Cristo ci ama, e noi amiamo Lui…ed è questo che dà un senso alla vita!

La veglia si conclude all’alba nel Santuario, dove i giovani della Comunità Gesù Risorto sono chiamati ad animare la Messa, presieduta dal Cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, il quale ha detto a ognuno di noi: «Non tirarti indietro, perché c’è un mondo, un futuro che attende il Vangelo proprio da te e da nessun altro! Non tirarti indietro, perché se non scrivi pagine di Vangelo con la tua vita di ogni giorno, avremmo un mondo più povero del Signore. Da te il mondo attende il Vangelo, quel messaggio che tutti sembrano rifiutare, ma che in realtà è il messaggio atteso da tutti! Non tirarti indietro, anche se dovessi percepire che Lui ti sta chiedendo molto; fidati, perché la volontà del Signore illumina gli occhi, fa gioire il cuore, dà stabilità per sempre!»

 

Giovanni Abbadia

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