DI FRONTE AI PROGETTI DI DIO NON CI SONO OSTACOLI

Ho cominciato a frequentare la Comunità Gesù Risorto in un periodo particolarmente doloroso della mia vita. La mia famiglia era stata allietata dalla nascita di una bellissima nipotina, ma la gioia era durata ben poco perché i medici ci comunicarono che era affetta da alcuni gravi problemi e fra gli altri si evidenziava la presenza di una cisti al rene, riscontrata tramite ecografia.

La situazione era talmente critica che non potevamo neanche tranquillizzarci sulla sua sopravvivenza. Potete immaginare la nostra disperazione.

Io cominciai a pregare il Signore ed Egli mi invitò, tramite alcune conoscenti, alla preghiera comunitaria. Qui, dopo qualche incontro, alcuni responsabili, imponendomi le mani, mi annunciarono che Gesù aveva ascoltato la mia richiesta e che perciò la mia nipotina sarebbe guarita. Difatti così fu perché dopo poco tempo i medici, alquanto imbarazzati, ci dissero che i problemi della piccola erano inspiegabilmente scomparsi e che la stessa cisti, che prima si evidenziava nettamente, ora non c’era più.

Non finivo di benedire il Signore e per farlo divenni assidua alla preghiera, anche se questo mio entusiasmo, questo mio fervore attirava su di me la collera di mio marito. Non mi lasciai però scoraggiare: frequentai il seminario per ricevere l’effusione dello Spirito Santo e contemporaneamente prestai il mio servizio, quale “missionaria cittadina” presso la mia parrocchia: altre sonore rimostranze di mio marito, ma io tacevo e pregavo.

È facile perciò immaginare quale fu la mia sorpresa quando, all’annuncio che come luogo da evangelizzare mi era stato assegnata una contrada di campagna, lui si offrì spontaneamente di accompagnarmi con la sua macchina, perché desideroso di partecipare alla “missione cittadina”!

È proprio vero che di fronte ai progetti di Dio non ci sono ostacoli: cominciò a frequentare la Comunità, smise di bere e mi chiese perfino perdono per tutte le volte che in passato mi aveva fatto soffrire. Oggi loda a gran voce il Signore, ha ricevuto l’effusione dello Spirito Santo presenzia alla S. Messa e si accosta ai sacramenti. La mia felicità è completa; mi pento per tutte le volte che non ho avuto fiducia nell’intervento di Dio Padre nella mia vita e lo ringrazio per essersi preso cura della mia famiglia.

Bianca – Parr. “Addolorata” – Tuturano

Il mio problema risaliva a cinque anni fa quando mi ammalai prima di anoressia e poi, vedendo il troppo dimagrimento, passai alla bulimia. Solo ora mi rendo conto di quante persone abbia fatto soffrire in quel periodo e di quanto io stessa abbia sofferto.

A maggio di quest’anno ho partecipato al Convegno e per me è stato stupendo: ho vissuto momenti intensi di preghiera e ho chiesto a Gesù di guarirmi. Tornata al mio posto di lavoro, dopo due giorni decisi che era arrivato il momento di affrontare una volta per tutte il mio problema. Mi misi in macchina per recarmi al Centro Ospedaliero Specializzato nella cura dei disturbi alimentari, percorsi pochi chilometri quando il motore si spense e non ci fu più verso di rimetterlo in moto. Cominciò anche a piovere; tutto andava storto allora chiesi aiuto al Signore, ma sembrava non volesse ascoltarmi. Tornai perciò a casa e a cena “stranamente” riuscii a fare un pasto completo senza sentire poi il desiderio di liberarmene. La mattina successiva con il meccanico andai a recuperare la macchina e con mia grande meraviglia, appena infilai la chiave nel cruscotto immediatamente si avviò il motore. In quel momento compresi: Gesù non mi aveva fatto arrivare in ospedale per darmi un segno: era stato Lui con il suo amore a guarirmi. Sono convinta che, vista la mia buona volontà di liberarmi da quella schiavitù, abbia accolto ed esaudito la preghiera, che al Convegno gli avevo rivolto.

Ora sto bene, è cresciuta la mia fede in Dio, perché ho potuto personalmente sperimentare la potenza della preghiera: . È vero, è tutto vero!

Tania – Parr. “Immacolata” – San Vito

Da quattro anni frequento la Comunità Gesù Risorto, che ho conosciuto grazie a un’amica che mi aveva invitato ad andare con lei a un incontro di preghiera.

Sono rimasta colpita dal modo con cui si lodava il Signore e da quel giorno non ho più smesso di andare a quegli incontri perché spiritualmente mi aiutano molto.

Sono vedova e ho due figli, una femmina e un maschio, il quale sta su una sedia a rotelle dall’età di dodici anni: adesso ne ha ventuno. Per lui mi sono affidata al Signore, per avere la forza e il coraggio di andare avanti; lo assisto giorno e notte e la preghiera mi aiuta a non sentirmi sola. Una sera era molto tardi e mia figlia non c’era per aiutarmi a metterlo a letto. Lui era molto stanco e io non avrei dovuto sollevarlo da sola perché ho subito degli interventi, ciononostante, sentii dentro di me una grande forza. Mio figlio non si fidava, come non si fida del Signore a cui attribuisce la colpa della sua condizione. Aveva paura che lo facessi cadere, ma qualcosa mi spingeva a provare perché ce l’avrei fatta. Devo dire che mentre lo alzavo ho sentito una grande leggerezza per cui anche lui è rimasto meravigliato. Allora gli ho detto: .

Sono avvenute inoltre, due piccole guarigioni: da qualche giorno avevo un dolore fisso al petto e mentre mi trovavo in un incontro di preghiera uno degli animatori annunciò che il Signore stava guarendo una sorella che accusava dei dolori proprio in quella parte del corpo. Non pensavo per nulla a me, invece, dopo essere tornata a casa, mi sono accorta di non aver più quel dolore e che quella fitta era scomparsa.

La seconda è stata la guarigione all’occhio destro con il quale non vedevo molto bene perché era come coperto da un’ombra. Mentre pregavamo per una sorella affetta da problemi alla vista, mi è venuto in mente il mio malanno, allora ho sentito dentro di me che dovevo provare a chiudere l’occhio sano e così potei constatare che riuscivo a leggere anche con il solo occhio che prima era malato.

Grazie, Signore, che con queste piccole ma concrete guarigioni mi fai capire che mi sei sempre vicino.

Maria – Parr. “S. Antonio” – Fondi

Da sempre avevo avuto problemi ad accettarmi; per questo motivo cinque anni fa andai in terapia da una psicologa. Aprirmi, all’inizio, fu molto faticoso, ma con il passare del tempo si cominciarono a vedere i primi risultati.

Avevo sentito frattanto parlare dell’esistenza nella mia parrocchia di una Comunità carismatica e, spinta più che altro dalla curiosità, andai a un incontro di preghiera. Subito mi sentii accolta e amata; decisi così di continuare a partecipare a quegli incontri, dal momento che il Signore stesso mi chiedeva di approfondire la sua conoscenza, rimanendo nella Comunità. Cominciai a frequentare il Seminario per ricevere l’effusione dello Spirito Santo e si diradarono ancora di più le sedute presso la mia psicologa.

I fratelli mi hanno molto aiutata e ora sto cercando di mettere in pratica le molte cose che lo Spirito Santo mi ha fatto comprendere. Mi rendo conto di stare crescendo spiritualmente e moralmente e, senza quasi accorgermene, riesco ad abbandonare le cose dalle quali prima non riuscivo proprio a staccarmi.

Ho finalmente acquistato la serenità; cerco di camminare senza appoggiarmi ad altri, ma la cosa più bella che i fratelli hanno fatto per me è stata quella di aiutarmi a capire che dovevo accettarmi così come sono: ora non ho più paura e questa per me è una sensazione veramente bella e che non avevo mai provato.

So di sicuro che senza il Signore non potrei più a vivere; per me adesso la preghiera non è più un obbligo, ma una fonte di infinita gratitudine e gioia, e finalmente ora prego anche per i miei genitori. Riesco ad amarmi con tutti i miei pregi e difetti e dalla psicologa non ci vado più. Lei stessa l’ultima volta mi disse che non ne avevo più bisogno.

Paola – Parr. “SS. Gioacchino e Anna” – Roma

Share This