Fiuggi, 8 novembre 2015

Il Ritiro Regionale del Lazio si è tenuto l’8 novembre, tappa di intermezzo tra i Convegni Internazionali. Pian piano, dalle prime ore image1del mattino il Palaterme di Fiuggi si anima di fisionomie conosciute e nuove: il sole intenso sembra manifestare tutta la nostra gioia di partecipare a questo incontro di comunione tanto atteso.

Entrando nella sala allestita il grande fondale del palco risalta con il suo colore verde acceso e sulla sinistra dello stesso fondale un paio di bei grappoli di uva nera risaltano con i loro chicchi pieni, tondi, fitti e maturi, dal caratteristico colore blu violaceo, immagine della pienezza alla quale il Signore ci vuole condurre. Il tema dell’incontro scritto in grande: “Rimanete nel mio amore” (Gv 15,9). Sulla destra del palco un grande crocefisso ligneo si erge da una roccia.

In questo ambiente naturale e familiare si fa subito presente nella preghiera comunitaria una image1_1grande potenza di risurrezione che ci libera dallo spirito di morte, dalla paura, dalle varie preoccupazioni umane e dalla malattia: avvengono guarigioni fisiche e spirituali ma il Signore ci chiede di osare e nel prenderci cura gli uni degli altri, nella semplice preghiera reciproca con l’imposizione delle mani, sottomette ogni spirito di divisione, di giudizio e incomprensione perché siamo Chiesa «…e le forze degli inferi non prevarranno su di essa» e riversa tutti i suoi benefici su di noi di generazione in generazione. Il passo tratto da Isaia 65,8 conferma la portata profetica dell’immagine del fondale: «Come quando si trova succo in un grappolo si dice: Non distruggetelo, perché v’è qui una benedizione, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa». La volontà del Signore è chiara; ora spetta a noi uniformarci alla sua volontà, essere docili alla spremitura affinché neanche un singolo acino vada distrutto e lo Spirito Santo ci trasformi nel vino buono che soddisfa i bisogni del popolo, secondo il progetto di Dio Padre per ciascuno di noi.

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Nell’insegnamento, Giovanna Sinatra, continua a spronare ogni battezzato a rimanere in Cristo come il tralcio innestato è un tutt’uno con il fusto e viene nutrito dalla linfa vitale dello Spirito Santo.

Durante la pausa del pranzo il palco viene allestito per l’Adorazione Eucaristica pomeridiana nella quale ancora il Signore si mostra come un Dio geloso desideroso di riempire il nostro cuore d’amore.

Reg Lazio 2015 Fusani (5) per il sito

Il Ritiro arriva all’apice nella Celebrazione Eucaristica. Nell’omelia don Stefano Sparapani ci invita a non primeggiare e a preferire l’approvazione di Dio piuttosto che quella umana; ci invita a essere persone speciali non normali, capaci di donare tutto senza misura proprio come la vedova dell’obolo narrata nel Vangelo, affinché ci uniamo al sacrificio di Cristo sull’altare, che dona tutto e da ricco si fa povero per la nostra salvezza. Solo nella dinamica del dono entriamo veramente nella relazione di amore con Dio e i fratelli.

Giusi Carcione

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