A me, mentre ero Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, è occorso di firmare il Decreto con il quale la Santa Sede ha approvato lo Statuto della Comunità Gesù Risorto; e, come è naturale, contestualmente ho avuto modo di conoscere questa Comunità più da vicino, di partecipare anche ai suoi appuntamenti internazionali, dove ho potuto costatare un impegno comunitario forte e gioioso rivolto a tutte le componenti del Popolo di Dio. E dove, come ho detto ai partecipanti al loro 30º Convegno, mi sono rallegrato vivamente nel vedere come abbiano saputo scoprire “il gusto di Dio” e come, pregando, abbiano fatto diventare perciò stesso i loro incontri “autentiche scuole di preghiera”, dove tanti uomini e donne del nostro tempo “imparano Dio” e diventano “certi di Lui”.
Che abbiano deciso di scrivere la propria storia – e qui siamo a quella del 3° decennio – è anche questo un segno di maturità: espressione della consapevolezza di quanto Dio ha operato in loro in questo tratto di cammino e strumento per rialimentare questa stessa consapevolezza in tutti i membri attuali e per trasmetterla alle nuove generazioni; e anche invito ad ascoltare quello che lo Spirito suggerirà e chiederà ancora, perché in ogni autentico cammino di fede non ci può essere una vera visione profetica del futuro senza una memoria grata per il passato.
Pertanto affido ancora la Comunità Gesù Risorto all’azione dello Spirito Santo, affinché operi in tutti e in ciascuno una perenne Pentecoste.

Cardinal Stanisław Ryłko

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