PREGHIERA DEL 30 aprile mattina

“Buongiorno, buongiorno…”, il Gruppo Internazionale del canto e della musica intona la canzone di benvenuto che tutti conosciamo, per iniziare la nostra terza giornata di convegno.  E poi cambio di canto: Aaaaaaaa, Alleluja!..la mia forza è la gioia del Signor…”, scandito in un clima festoso e coinvolgente. I fratelli sono galvanizzati e pronti per cominciare la preghiera. È ora la volta di un terzo canto, che da solo è già una preghiera : “Io sono la luce del mondo….Ascolta la mia voce , o Gesù, ascoltala e non abbandonarmi mai. Se spero in te, non sarò deluso… La tenebra del cuore con la luce del Tuo amore svanirà…”

IMG_5611Poi ci accogliamo l’un l’altro, come componenti della stessa famiglia. Tutti siamo amati da Dio con un amore di predilezione, che si riversa anche tra di noi e ci fa sentire uniti. Ora quest’amore speciale vogliamo cantarlo, per esaltare il Signore che ce lo dona senza misura: “Era il popolo del Signore, che cantava a gran voce: benedetto nei secoli il Signore !” Benedetto, benedetto! Benedetto, Tu, o Signore, che ci porti con Te, sul monte santo del Tuo cuore, che ci innalzi fino a Te, per condividere il Tuo Spirito, la Tua pace e la Tua stessa vita divina!

“Questo è il popolo nuovo che ti rende grazie e ti benedice”, esclama Gabriele dall’animazione del palco, ” Fratelli, benediciamo il Signore che viene! E, mentre lo facciamo, è Gesù stesso che ci benedice, che benedice la vita di ciascuno di noi.” Si leva potente il canto in lingue, benedizione ed inno del popolo di Dio che annuncia le Sue lodi. È una benedizione che nasce dal cuore degli innamorati di Gesù, una benedizione dei figli di Dio che lo amano con tutto se stessi. Noi siamo i Tuoi prediletti e Tu, o Signore, sei il nostro prediletto! Colui che abbiamo scelto e che è in cima, è davanti ad ogni nostra altra scelta.  In questo canto d’amore si stanno unendo Cielo e Terra, perché tutti possiamo salire al santo monte del Signore, dove Egli ha preparato per noi un banchetto di carni grasse e di vini squisiti.

Gesù sta mettendo grande amore nei cuori di tutti, dal quale chiunque è sotto questa tenda viene riempito. Non è importante quello che ora sta passando per la mente delle persone, ma solo che Gesù sta compiendo quest’opera meravigliosa e misteriosa. Ci sta riempendo il cuore del Suo amore. A chi non sente nulla, a chi è qui per la prima vilta, a chi ha paura, il Signore dice: “Lascia fare a me!” Gesù vuole poi che tutti saliamo su questo santo monte. A Lui non interessa cosa abbiamo fatto nel nostro  passato: “Offrimi la tua vecchia vita ed io ti darò una nuova vita, una vita immensa!”. Solo Gesù può questo!

IMG_5758Ci prendiamo tutti per mano ed invochiamo lo Spirito Consolatore, lo Spirito che ci fa pregare ed adorare, lo Spirito Santo. Come una voce sola, come un solo corpo, gli chiediamo di venire in noi, di liberarci e di portarci verso Di Lui, meraviglioso datore di Vita e sublime pacificatore! E lo Spirito giunge in nostro soccorso con la sua potenza gioiosa e consolatrice, a mettere in noi la nostalgia di Dio. Il Padre aspetta a braccia aperte soprattutto tanti fratelli che si sono distaccati da Lui anni fa, ma sta rigenerando anche tutti noi, sta fasciando le ferite dei cuori. Ci sta guarendo là dove nessun uomo può arrivare. Si sta prendendo cura dei Suoi figli e porta la Sua misericordia, la Sua compassione, con cui bacia i nostri cuori. “Non condannarti, Figlio mio, perché Io non ti condannano, ma ti amo”, dice Lo Spirito ad alcuni. “Io sono tuo padre, tua madre, tuo fratello e tua sorella “, dice ad altri, a quelli che si sentono soli o i cui cari sono già presso Dio.

IMG_5984“Spirito d’amore, vieni in me!”, continuiamo a dirGli, “Entra dentro di me e toccami! Io non ho nulla e senza di Te non sono niente. Voglio ricevere tutto da Te e senza di Te sono persa! Spirito d’adorazione, vieni in me e porta il Tuo fuoco!..”. Sentiamo che il Signore sta ascoltando questa invocazione e anela d’entrare in ogni cuore, per fare verità, per rinnovare e guarire ogni ferita e malattia. Lo Spirito Santo è qui e ci sta facendo sempre di più tempio della Sua presenza.  Noi ci arrendiamo al Suo amore ed alla Sua grazia, affinché Egli operi in noi le Sue opere meravigliose e ci renda santi. Non desideriamo altro che questo.

Gesù ci risponde inviandoci la parabola del Figliol Prodigo (Lc 15). Vuole dirci che Egli è per noi quel Padre Misericordioso che riaccoglie con immenso amore ciascuno dei suoi figli lontani che tornano a Lui. Vuole farlo ora, proprio adesso! Non importa perché essi si sono allontanati. Egli vuole riabbracciarli ed è impaziente di restaurarli nella Sua grazia, come figli che hanno bisogno dell’amore del Padre. Ma il Signore non parla solo a coloro che sanno di “aver peccato contro il Cielo e contro di Lui”, come dice la parabola. Parla tutti noi, con le nostre piccole e grandi infedeltà, le nostre manchevolezze, anche quelle nascoste…Gesù vuole fare qualcosa di nuovo e mettere una veste bianca a tutti quelli che si trovano in questo luogo. Vuole azzerare i debiti e cancellare i conti. Il Suo amore ha già pagato per tutti. Il Padre Misericordioso vuole toccare i Suoi figli, in un incontro intimo dove noi offriamo ciò che siamo, i nostri pensieri, le nostre speranze e delusioni, i nostri deserti, i nostri fallimenti ed ipocrisie ed ogni stanchezza, mentre Lui ci dona Se stesso e ci riaccoglie, ci guarisce.

IMG_5647Chiudiamo gli occhi e ci abbandoniamo al Suo amore. Il Signore, intanto, vuole anche riconciliare i genitori con i figli ed i figli con i genitori. Vuole che quanti sono stati abbandonati da piccoli o sono orfani ricevano l’abbraccio del Padre attraverso quello di un fratello. È un abbraccio che guarisce le ferite interiori, la solitudine…Poi Gesù dice una cosa bellissima a ciascuna di noi mamme che abbiamo lasciato i figli a casa, tra mille preoccupazioni e tormentati da vari problematiche : “Ricevi l’abbraccio di questo tuo figlio lontano…”. Comprendiamo che il Signore vuole guarire anche loro. Oh, Gesù, come sei buono! È questa la nostra grande preoccupazione !

“Riconciliati con me nell’intimità del tuo cuore. il mio amore è stato sempre dentro di te ed al tuo fianco. Non ti ha mai abbandonato.”, dice Gesù a quanti devono ancora tornare a Lui e promette la festa ed il giubilo di tutto il Paradiso per questo ritorno, per questo incontro d’amore con Lui. Tutta l’assemblea inneggia soavemente nelle lingue, accompagnando così l’intimo colloquio tra i fratelli che stanno facendo pace con il Signore e Lui stesso, che spalanca le sue braccia per poi stringerli al Suo petto.

È grande festa nei Cieli ed anche qui, perché tanti sono ritornati a Dio. Continuiamo a cantare nelle lingue, affinché questo inno di giubilo salga fino al cuore del Padre. La santa riconciliazione è avvenuta! Una vita nuova è iniziata per tutti. L’assemblea esplode in un applauso di riconoscenza a Gesù e poi cantiamo: “Voglio star con Te, fare la Tua volontà…Stringimi, con il Tuo amore riempimi…Portami più vicino a Te. Se spero in Te, arriverò più in alto…”.  Sì, o Signore meraviglioso, questo tuo figlio era perduto ed è stato ritrovato , era morto ed ora è tornato alla vita con il Potente Tuo amore!

ADORAZIONE EUCARISTICA DEL POMERIGGIO DI LUNEDÌ 30 APRILE 2018, PRESIEDUTA DA DON ALBERTO TRIPODI, VICEPARROCO DEL SANTUARIO DEL DIVINO AMORE, ROMA

WhatsApp Image 2018-04-30 at 20.21.30“Sia gloria…Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati! Ecco il Cristo Gesù immolato vestito di gloria!…”. È Gesù eucarestia che avanza tra due ali di folla, preceduto da una processione di danzatrici vestite di azzurro, di angioletti in rosa che spargono di petali di  fiori e dal suono maestoso e solenne dello shofar. È l’agnello di Dio che passa, che va ad occupare il posto che a Lui spetta: il posto centrale sul palco, là in alto dove tutti possono vederLo ed adorarLo, simbolo di quel posto unico e supremo che Egli desidera avere nel cuore di ciascuno di noi.

“Sia gloria, sia gloria! Ogni creatura dia gloria all’agnello immolato per noi”, grida Roberto dall’animazione. “Guardiamo tutti a Gesù e diamo gloria solo a Lui!” è l’invito che ci viene rivolto. Signore, Tu conosci tutto di noi, Tu sai che ti amiamo, anche se  con il nostro amore spesso piccolo e fragile… ma dove potremmo andare? A chi potremmo rivolgerci, se non a Te, alla Misericordia infinita del Tuo cuore spaccato per noi? Vieni, dunque, Signore, vieni in noi e regna per sempre! Resta con noi e non lasciarci mai, noi che senza di Te siamo perduti, che non siamo niente senza il Tuo alito di vita ed il Tuo amore!

Inizia un canto in lingue sommesso, che pian piano cresce e porta verso il Suo Trono ciò che le parole umane non sono capaci d’esprimere. Il nostro cuore si effonde, si dilata. Gli occhi si chiudono, perché istintivamente desideriamo adorarLo nel santuario del nostro cuore, ma subito si riaprono perché oggi Gesù Lo abbiamo qui in mezzo a noi, nell’Ostia consacrata.

WhatsApp Image 2018-04-30 at 20.29.37“Lasciamoci tutti illuminare dallo splendore del Re dell’universo! Ecco la Luce del mondo. Manda, o Signore, un raggio della Tua luce su ognuno di noi. Illumina, Signore, della Tua luce vera tutta la nostra vita!”, è un’altra preghiera che sale a Lui dall’animazione. “Davanti al Signore lasciamoci inondare dalla Sua luce, affinché essa ci riplasmi, ci ripartorisca, ci renda creature luminose e riflettenti la Tua opera meravigliosa! Continua, Gesù, a trasformarci nella Tua immagine. Con Te, Signore, siamo nella pace vera e nella consolazione. Con Te, Signore, non abbiamo più paura e Tu sei qui proprio per noi. E anche Tu, Signore, sei felice di stare con noi. La nostra gioia è la Tua gioia. Questo è il luogo del nostro riposo e dell’esultanza del cuore.”

Per questo prorompiamo in canti di gioia nelle lingue. Gesù vuole illuminare ogni tipo di paura in noi, specialmente quelle più profonde, che condizionano la nostra vita. La Sua luce sconfigge la nostra tenebra e ci mette a nudo davanti a Lui.

Eccoci, Signore. Alla Tua presenza, Signore, vogliamo tirare fuori tutti i dolori e le fragilità del nostro cuore. Non ci vergogniamo della nostra debolezza e desideriamo essere guariti da Te. “Guarda, guarda a Me! – ci ripete più volte il Signore – ed io ti guarirò, ti rinnoverò.”

WhatsApp Image 2018-04-30 at 20.29.32Splendono i lumi sotto l’ostensorio, splendono e si consumano come la volontà del nostro cuore di entrare nella Sua luce ammirabile, di divenire quella luce. Il Tuo volto e la Tua potenza noi cerchiamo, Signore. Tu sei il Sole che non conosce tramonto!  Se fai splendere il Tuo volto su di noi, saremo guariti, saremo liberati. Attiraci a Te, Signore, solo Tu puoi farlo e noi crediamo che Tu ci stai portando verso di Te.

Intanto sentiamo che Gesù ci risponde: “Non pensare! Guardami e basta. Guarda Colui che ha dato tutto di Sé per te e Che, nel renderTi questo sguardo d’amore, riverserà su di te ogni grazia e benedizione.”

“Vieni presto, Signore, la notte è ormai vicina. Ho bisogno di te”, dice il canto che stiamo facendo, “Non lasciarmi! Io cerco Te. Io Ti prego, resta con me!”. Ed è proprio questo che , dopo aver guardato a Lui, dopo averLo contemplato, il nostro cuore gli grida dal più profondo anfratto dell’intimo. Resta con me, resta! Resta e sconfiggi la notte che è in noi!

WhatsApp Image 2018-04-30 at 20.29.55Ora Gesù viene portato in mezzo all’assemblea. Noi Gli abbiamo chiesto di restare e Lui vuole dimorare in noi. E intanto passa tra il Suo popolo, spalancando le porte dei cuori. S’innalza un altro canto che celebra la bellezza e la potenza del Suo amore: “Meraviglioso sei, hai conquistato ogni parte di me….Io non desidero che Te”. È un popolo intero che Lo acclama, sono tante anime che scelgono di essere illuminate dalla luce del Suo Volto, per divenire luce esse stesse e portare questo splendore di gloria a quanti non lo hanno ancora conosciuto.

È dolce, è bello ed indescrivibile arrendersi alla Sua luce, al Suo calore, all’abbraccio del Suo amore! O Gesù, non tardare e raggiungi quei fratelli che non ti hanno incontrato!  L’ostensorio, sorretto da Don Alberto, continua ad avanzare tra la gente. Presto ritornerà al palco, da dove ci verrà impartita la benedizione eucaristica dal sacerdote. Intanto è stato intonato un canto di ringraziamento a Gesù per i prodigi che ha operato in mezzo a noi.

“Osanna, osanna al Re dei Re…Tu solo sei l’Iddio eterno in Cielo e sulla Terra.” Dice un altro canto, ma chissà se esistono davvero parole adatte ad esprimere quello che in questo momento passa nel nostro intimo…Gesù, comunque, guarda al nostro desiderio interiore e quello Gli basta. Ma si tratta di uno scambio impari. Noi gli chiediamo la forza per andare avanti, Lui, invece, che non si accontenta, vuole abbracciare la nostra esistenza intera e poi travolgerci, inondarci, fino a quando ci donerà la corona di gloria e ci accoglierà in Paradiso, santi tra i santi.

OMELIA DELLA S. MESSA DEL 30 APRILE, PRESIEDUTA DA MONS. MATTEO MARIA ZUPPI, ARCIVESCOVO DI BOLOGNA 

WhatsApp Image 2018-04-30 at 20.30.57Nella parte più saliente della sua omelia, Mons. Zuppi ha detto: “Gesù parla di questo Paraclito, che ci ricorderà ogni cosa. Egli è il Suo Spirito che consola e difende. La consolazione del Suo Spirito ci difende da tante insidie del male. La consolazione e la difesa sono legate. In questi giorni ed in questa celebrazione il Signore vuole che le nostre menti siano unite e noi stessi sentiamo esistere tanta unità di cuori, che ci fa bene. A volte, però, siamo disuniti con i fratelli vicini e fatichiamo a percepire l’unità. Questa eucarestia è speciale, come alcune altre celebrazioni che ci allargano il cuore, dove percepiamo quella consolazione e quella difesa del Signore che ci istruiscono e ci aprono gli occhi, dove Gesù spezza per noi il pane della Sua Parola e della Sua presenza.

Oggi dunque gli occhi si aprono, il grigiore scompare e finalmente possiamo vedere la bellezza di Dio. Veniamo da tante  nazioni e sempre più paesi del mondo saranno raggiunti dalla Comunità nel futuro. Siamo fratelli e sorelle, tutti figli del Signore, generati dal Risorto, in cui si manifestano la Suabconsolazione  e la Sua forza. Esse ci ricordano ciò che siamo. La vita di tutti i giorni ci fa sperimentare le difficoltà e la debolezza, ma in questa Messa ringraziamo il  Signore per questa assemblea, che vive un’unità di menti in Lui. Questo tratto rispecchia la prima comunità cristiana, che aveva un cuore ed un’anima sola, e ci dà tanta forza, da portare nei luoghi in cui ritorneremo.

A volte le persone ci fanno sentire strani, perché noi vogliamo essere uniti a tutti e loro neppure  ci salutano! Ma non preoccupatevi. Continuate ad amare. La liturgia di oggi ci dice: “Tu ci insegni ad amare ciò che comandi e a desiderare ciò che prometti”. Il Signore ci promette che starà con noi tutti i giorni, che ci preparerà un posto in Cielo, nella Sua casa. Diventiamo migliori e riempiamoci del Suo amore, diventiamo tralci che portano molto frutto! La nostra vita risorge anche nelle difficoltà, con la forza della fede, che crede ciò che non c’è ancora. È così pure risorga il mondo, che sciupa le vite di tanti, che le uccide e nega persino le cure minime a chi potrebbe salvarsi con esse. Ecco, voi siete Gesù Risorto, quelli che credono nell’amore di Dio, che deve trasformare la vita di tutti.

WhatsApp Image 2018-04-30 at 20.31.03Nella I lettura Paolo a  Listra fa alzare in piedi e camminare un uomo infermo dalla nascita. Così anche noi dobbiamo mettere in piedi ed aiutare a camminare persone che sono immobili e paralizzate nello spirito, affinché vadano verso il Signore, Che ci conferisce la Sua stessa forza di resurrezione per farlo. Amore è accogliere Lui e la Sua Parola. Noi non vogliamo ricevere la Sua gloria, che è tutta di Dio, ma possiamo noi stessi darGli gloria compiendo le azioni che Lui vuole, come perdonare, ad esempio.

Noi siamo più forti del male, che ci vuole farci odiare e con l’amore spezziamo la catena dell’odio. È Gesù che ci ha insegnato ad amare, che è più potente del male. Amando Gesù, anche Lui ci amerà e prenderà dimora nella nostra vita. Ecco perché Gesù viene da noi e dimora in noi. Egli va e resta da chi Lo ama.

La bellissima esortazione apostolica Gaudete et Exultate ci dice che dobbiamo vivere con la forza della gioia e non con la faccia da funerale. E questo non perché non abbiamo problemi, ma perché siamo pieni del Suo amore. E quanto bisogno c’è di cristiani e di santi gioiosi! Il Papa ci ricorda che dobbiamo diventare santi. Non è vero che sia possibile solo ad alcuni. Anche tu, fratello, puoi e devi esserlo. Devi essere pieno dell’amore di Dio. Anche nel nostro peccato, la presenza dell’amore di Dio nel nostro intimo mostra che Egli opera con strumenti deboli come noi.

Papa Francesco ci invita a lasciarci rinnovare dallo Spirito, affinché possiamo capire qual è il messaggio che Dio desidera portare al mondo attraverso la nostra vita. Lo possiamo capire solo vivendolo, solo diventando santi. Gesù ti ha chiamato qui, fratello, perché ti ama e per donarti la Sua luce. Allora vedrai ciò che Dio ti sta chiedendo: passare da quell’anziano che sta da solo, occuparti di quel bambino che ha bisogno di un padre, di una madre…

WhatsApp Image 2018-04-30 at 20.31.07Se ti lasci rinnovare dallo Spirito, la tua missione non andrà perduta. Essa sarà efficace, se tu rimarrai aperto all’azione soprannaturale dell’amore, che purifica e illumina e che ci fa entrare non in un mondo fittizio, ma nella Storia, dove ci fa comprendere nella concretezza gli altri. Noi vogliamo tutti vivere e vogliamo una vita piena, vera. La santità non ci toglierà la vita né la forza. Al contrario, essa ci farà essere fedeli al nostro stesso essere. Ci arricchirà e ci farà scoprire chi siamo.  Farà arrivare ciascuno di noi ad essre la persona che Dio ha pensato quando ci ha creato.

Perciò non dobbiamo avere paura di puntare più in alto. La santità non ci rende meno umani, ma è l’incontro della nostra debolezza con la forza di Dio. Fratelli, vi chiedo pure di non nascondere “sotto il moggio” la luce che vi viene dal Signore. Gesù ci ha dato una missione perché ha fiducia in noi. Se preghiamo e siamo pieni di luce, tutto il mondo ne è illuminato. Anche nei momenti più duri nulla può distruggere la gioia che nasce dalla certezza di essere infinitamente amati. C’è tanto bisogno di uomini e di donne illuminati!

E siate anche amabili, poiché l’amabilità trasmette luce e fa diventare amabili anche le persone che ci sono antipatiche. Aiuta a diventare buone le persone che incontriamo, rende importanti tutte le cose, anche le più piccole. Siate dunque luminosi ed amabili, trasmettete la luce di cui il mondo ha bisogno, divenendo capaci di comunicare a tanti l’amore del Signore che illumina e rende bella la nostra vita.”

Myriam Ramella Cascioli

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