XXIX CONVEGNO INTERNAZIONALE

COMUNITA’ GESU’ RISORTO

“Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato” (Is 49,8).

 

Fiuggi, 22 aprile 2016

Dalla luce che traspare dai nostri occhi, la gioia di stare qui al Convegno è veramente grande, così come è forte il desiderio di sperimentare la Misericordia del Signore in questi quattro giorni, per noi “speciali”, di Anno Giubilare.

I canti di lode e di accoglienza ci introducono a quella che certamente sarà una grande festa e ciò ci viene presto confermato. Alberta Avoli Ricci, Presidente della Comunità Gesù Risorto, nel porgerci il saluto da parte di tutto il CIS, ci annuncia infatti, con vivo entusiasmo, l’approvazione definitiva del nostro Statuto da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, avvenuta il 3 aprile 2016, domenica della Divina Misericordia.

Ci sentiamo già infervorati e predisponiamo i nostri cuori a concelebrare la S.Messa di apertura che, annunciata dal suono dello shofar, è presieduta da S.E. Mons Cesare Nosiglia (Arcivescovo di Torino).

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Il vescovo ci rivolge un cordiale saluto, sottolineando anche lui l’importanza del riconoscimento ecclesiastico appena ricevuto, definendolo garanzia e sigillo di un percorso spirituale serio e stimato dalla Chiesa. Ha un pensiero particolare per la nostra Comunità, di cui ricorda le origini, e ci fa gioire quando afferma che un piccolo seme è diventato un grande albero! Ci dice ancora che la Comunità Gesù Risorto è nata dalla Speranza, che vince la morte, che allontana ogni turbamento, che ci fa credere con fede che Dio è con noi e la sua è una presenza continua. Con amore paterno ci raccomanda di essere certi che l’amore di Cristo è più forte di ogni avversità e di ogni tribolazione e ci esorta a credere sempre nella forza del Bene.
Si rivolge quindi agli “anziani” della Comunità, invitandoli a esserne custodi e a preservarne il carisma; ai giovani, stimolandoli a essere protagonisti attivi all’interno della Comunità, per sostenerla e “trainarla” anch’essi; alle nostre famiglie, affinché siano testimonianza di Chiesa e usino misericordia e accoglienza verso quelle famiglie che si trovano in difficoltà, come ha ribadito più volte anche Papa Francesco. A tutti noi chiede infine di far fruttificare i talenti, con la nostra fede e la nostra comunione e condivisione di vita.
Mons. Nosiglia conclude la sua omelia incitandoci ad andare ancora avanti nel cammino e ci incoraggia, confidandoci la sua stima e assicurandoci che anche il Signore ci stima e ha tanta fiducia in noi.
Al termine della Celebrazione impartisce la benedizione di Dio sui membri del CIS, sui Responsabili dei vari Servizi, in particolare su tutti i fratelli e le sorelle del Servizio d’Ordine, infine su tutta l’assemblea.

Ascoltiamo la spiegazione del gesto profetico che ci prepariamo a compiere, ispirato da un passo della Sacra Scrittura (2a Cor 5,14-21; 6,1-2) imageproclamato dal palco al termine di una potente invocazione allo Spirito Santo. Interiorizziamo questa profezia e guidati dal CIS decidiamo di vivere un gesto di Misericordia; in clima di preghiera e con ordine ci incamminiamo verso Gesù Crocifisso, volto della Misericordia del Padre, che Egli ha avuto e che ha ancora per noi. Andiamo per lasciarci riconciliare con Lui e per chiedergli un cuore rinnovato. Ci inginocchiamo un istante ai piedi della croce per aprirci alla sua misericordia, poi ci rechiamo lì dove il Signore ci manda, dove c’è un risentimento, una divisione, una situazione gravosa; andiamo a dare un abbraccio, a offrire un perdono o a chiedere di essere perdonati, affinché la grazia di Dio non sia accolta invano ma produca in noi la guarigione dei cuori.

Riccardo Colonnello

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