Sunto dell’omelia di Mons. Matteo ZuppiMaria Zuppi, vescovo del Settore Centro, tenuta durante la S. Messa celebrata nella cripta della Basilica di S. Giovanni Bosco in Roma, sabato 10 gennaio 2015:

 

Il Battesimo di Gesú, ricordato dalla liturgia della domenica dopo l’Epifania per noi cattolici, rappresenta la manifestazione di Gesú al mondo, come Dio e Signore. Infatti i nostri fratelli ortodossi celebrano l’Epifania proprio in questo giorno del Battesimo di Gesú, perchè è allora che Egli si mostra al mondo.

Dopo che Gesú riceve il Battesimo da Giovanni Battista, si squarciano i Cieli e Dio Padre Lo riconosce come Figlio prediletto, inviando lo Spirito Santo su di Lui, in forma di colomba. È il momento in cui si rivela il piano di Dio sull’umanità, alla quale Gesú viene a portare la luce.

Eppure tanta gente vive ogni giorno nella nebbia spirituale o sociale, lontano da Dio, ma anche dal conforto dell’amore e della vicinanza che dovrebbe ricevere proprio da noi, quando ce ne stiamo tranquilli nel nostro guscio. Prendiamo gli anziani lasciati soli. Nessuno si accorge piú di loro. Nessuno pensa a loro e questo li fa vivere nella tristezza, con la sensazione di essere stati abbandonati.

Dio, invece, chiede a noi tutti di abbandonare la nebbia per vivere nella Sua luce, per divenire luce noi stessi. Il vero cristiano, infatti, è l’epifania di Dio. Tutti siamo chiamati a  divenire la manifestazione del Signore per gli altri . Le  persone devono vedere in noi l’amore di Dio, che si china su ogni uomo. Un amore concreto, fatto non solo di parole, ma di azioni concrete, che porterà vera gioia ed aiuto efficace.

 

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