Il 18 ottobre 2015 si svolge il consueto incontro annuale delle Comunità di Crescita.
Quest’anno ci troviamo nella parrocchia di S. Tarcisio al IV Miglio. L’incontro è per i fratelli appartenenti a oltre 20 Comunità dei settori Sud-Ovest-Centro della Diocesi di Roma.
IMG_0942Dopo i saluti iniziali e la gioia di ritrovarci insieme, inizia la preghiera nella quale il Signore, mediante il passo profetico di Lc 24,31-32, ci fa ripetere insieme ai discepoli di Emmaus: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». È un riferimento proprio a quando lo abbiamo incontrato e riconosciuto la prima volta nella nostra vita. È un esplicito invito a ravvivare il fuoco dello Spirito in noi. Siamo esortati a non avere paura e a resistere a ogni tipo di sfiducia perché Dio è con noi.
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C’è una grande “lotta” e con una potente preghiera di liberazione, intonando il canto “Nel tuo nome”, gli Animatori invitano gli anziani di Comunità, ovvero i responsabili, a riaccendere questo fuoco nel cuore dei fratelli con il gesto dell’imposizione delle mani. Ed ecco che i volti, contratti dai problemi, dalle stanchezze e dalle difficoltà si rilassano; i pesi della vita quotidiana e le situazioni di sofferenza lasciano il posto alla speranza, alla fiducia in Dio solo.
Man mano subentra in ognuno una forza nuova. Il Signore ci incoraggia e ci dice: «Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome, tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai; la fiamma non ti potrà bruciare; poiché io sono il Signore Dio tuo, il Santo d’Israele, il tuo salvatore» (Is 43,1-3). Queste parole scendono come balsamo nei nostri cuori e ci rassicurano.

IMG_0948Segue l’insegnamento di Alessandro Ancellotti, delegato diocesano di Roma sul tema «Comportatevi in maniera degna della vostra chiamata» (Ef 4,1) e subito ci viene spiegato che il termine “chiamata” equivale a “vocazione” e che è Dio stesso a donarcela. A noi spetta corrispondere a questa sua iniziativa dando una risposta, che non consiste semplicemente nel dire sì o no, ma nel vivere la propria vita radicati nella “vita nuova”, quella che Lui stesso ci offre. Una tale risposta comporta un combattimento, perché l’uomo ha in sé l’inclinazione al male.
S. Paolo ci indica una strada per poter essere degni della vocazione ricevuta, quella dell’umiltà, della pazienza, della cordialità, dell’amore vicendevole e unità nello Spirito Santo.
Tutte queste cose meritano la priorità su tutto e per poterle mettere in pratica il Signore ci offre oggi, la Comunità di Crescita come luogo privilegiato in cui trovare il nutrimento, la formazione giusta per esprimere al meglio la propria vocazione. La consapevolezza di aver ricevuto una chiamata specifica ossia quella carismatica, ci mette davanti a una scelta, a un approfondimento continuo di quello che siamo e a sottomettere la nostra volontà a quella di Dio.

Nel pomeriggio, durante l’emozionante e partecipe Adorazione Eucaristica,IMG_0953 il Signore vuole stringerci ancora più forte a sé, con il gesto profetico di farci legare ai nostri polsi, dai parte dei nostri Delegati, un braccialetto di cuoio con un piccolo crocifisso.

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Ci spiegano precedentemente che nella tradizione ebraica, quando un animale sacrificale si ribellava alla morte, quel sacrificio non era ritenuto perfetto e per questo legavano la vittima ancora più stretta affinché non accadesse.

Anche noi accettiamo di legarci strettamente al Signore, ripetendo nel nostro cuore questa frase scritta su un bigliettino: “Padre mio, legami forte, perché io non mi agiti a causa della paura e desista dalla mia vocazione”.

A chiusura di questa intensa giornata, il parroco, Don Stefano Ranfi ha celebrato per noi e con noi la Santa Messa. Pieni di gioia, conforto e soddisfazioni spirituali, siamo ora pronti a ricominciare un nuovo anno di Crescita.

Pietro Paolo Demontis

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