Creati per amare e chiamati per una vocazione santa

 di Anna Salzano Gioia , Sabato 5 dicembre

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 Il Signore ci ha convocato per farci sperimentare ancora una volta il suo amore. Siamo venuti per questo, per adorarlo, per ringraziarlo, per stare alla sua presenza, per riconoscerlo Signore della nostra storia e della vita di tutto il Creato. E lo lodiamo con il canto in lingue, mentre presentiamo a Lui tutti i fratelli delle nostre Comunità, presenti e futuri.

Viviamo un momento di grande purificazione del cuore; veniamo invitati a rinunciare al peccato, a tutte le sue seduzioni, a lasciare ogni spirito di divisione, a invocare il perdono di Dio, la sua misericordia su tutte le nostre debolezze. Questo ci fa gustare la sua forte presenza in mezzo a noi. Sappiamo di essere al cospetto del Dio Santo, davanti a Colui che è gioia, amore, pace e che cura e sana le nostre ferite.IMG_2087

«Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge» e noi revisioniamo la nostra vita alla luce di questa Parola; se riconosciamo nel nostro cuore un debito di rancore, di giudizio, verso qualcuno, lo convertiamo in debito d’amore; ci lasciamo riconciliare dal Signore e gli promettiamo di renderci strumenti di riconciliazione.

Continuiamo a lasciarci purificare il cuore durante l’Adorazione Eucaristica. La processione passa in mezzo all’assemblea e davanti alla “nostra porta santa”, mentre inneggiamo: «Alzatevi, porte antiche, ed entri il Re della gloria!».

Oggi è il tempo della salvezza, oggi prendiamo ancora forza da Lui. Oggi è il giorno della Misericordia; oggi siamo stati riconciliati con il Signore e chiamati per una vocazione santa.

Domenica 6 dicembre

 

La Celebrazione Eucaristica è presieduta da don Pasquale Ferone, che ci ricorda come, in questo tempo di Avvento, siamo chiamati a una conversione profonda, a un cambiamento radicale della nostra mentalità. Il Signore ci invita a essere “perfetti”, ad amarci come Lui ci ha amato. La fiamma dell’amore va alimentata continuamente, altrimenti smarriamo non solo l’identità di discepoli della CGR ma soprattutto il nostro cammino di Cristiani.

Segue l’insegnamento di Paolo e Carmen Serafini, sul tema “Creati per amare”. Siamo stati progettati per la gioia di Dio, formati per essere la sua famiglia! E anche pensati per la missionarietà: dobbiamo diventare servitori, testimoni del Vangelo, per portare Gesù a tutti. Camminando sulle vie della fraternità, vivendo una carità sincera; perché il banco di prova del nostro amore per Dio è l’amore che proviamo per i fratelli, verso i quali siamo “debitori” di un debito che non si estingue mai, perché la misura con cui ci confrontiamo è l’amore di Gesù.

Nel pomeriggio hanno luogo le votazioni e, prima di iniziare, invochiamo lo Spirito Santo affinché sia Lui a guidarci secondo il suo progetto di santità sulla Comunità tutta.

Vengono quindi presentati i candidati ai 4 posti vacanti nel CIS e Roberto Iannaccone, a cui è affidato di presiedere la Commissione Elettorale, dopo una chiarissima presentazione tecnica dà inizio alle operazioni di voto, che si svolgono in un clima di grande raccoglimento e di preghiera.

A conclusione Roberto e Alberta Ricci sono riconfermati e neo elette sono:

Maria Pasquarelli

MariaPasquarelli

e Rossella Prisco.

RossellaPrisco

Nel cuore di tutti una preghiera: «Signore, attraverso il CIS, guida “il popolo” che hai voluto affidare loro. Ricopri ciascuno di loro dei tuoi doni e carismi, per servire la chiamata personale e comunitaria alla Comunità Gesù Risorto, strumento nelle tue mani per una vocazione santa. Amen».

 

Lunedi 7 dicembre

 

«Gerusalemme, costruita come una città dove tutto è bene unito e compatto. A te ascendono tutte le tribù, tutte le tribù del Signore» sono le parole del Salmo 121, al quale il nostro Servizio del Canto e della Musica ha prestato le note per permetterci di elevare al Signore, anche questa mattina, una grande lode.

Guidati dal suo amore, ci abbracciamo e ci dichiariamo l’amore: «Io ti stimo, ti voglio bene. Ho bisogno di te per amare e per essere amato. Ho bisogno proprio di te, perché in te trovo l’amore di Dio, la sua bellezza, la sua misericordia». Nell’abbraccio del Padre misericordioso, sperimentiamo di essere un’unica famiglia; benediciamo il fratello che abbiamo accanto e chiediamo di essere tutti strumento di benedizione per coloro che incontreremo.

L’insegnamento di Gabriele Tauro è sul tema “Chiamati per una vocazione santa”. Un insegnamento gioioso, interrotto spesso da calorosi applausi, non solo perché ricco di tanti spunti e riflessioni spirituali, ma anche perché vogliamo esprimere a Gabriele tutto il nostro affetto e la gratitudine per gli anni di servizio svolto in qualità di membro del CIS.IMG_2085

Nel pomeriggio viviamo ancora una preghiera di potente liberazione. Chiediamo al Signore di far rifiorire in noi i carismi che ci ha donato. Davanti a Lui ci facciamo piccoli, poveri, mettiamo tutto ai suoi piedi perché Lui faccia nuova ogni cosa; e la Parola di Dio ci invita ad alzarci e a pregare gli uni per gli altri, perché la preghiera è l’unica vera arma che ogni cristiano ha per combattere e sconfiggere il male.

Segue una nuova votazione, con la quale stavolta è l’Assemblea dei Delegati Diocesani che procede a eleggere il Presidente della Comunità, scegliendolo fra i 7 nominativi della neo composizione del CIS. Tutti gli altri Animatori e Responsabili scelgono di restare ugualmente in sala, per sostenere con la preghiera questo momento importante per la vita della Comunità, e anche per apprendere, a conclusione dello spoglio delle schede, che risulta eletta Alberta Avoli, alla quale tutti facciamo i migliori auguri di buon lavoro.

 

Martedì 8 dicembre

Siamo alla preghiera conclusiva e, mentre cantiamo, ci sentiamo in comunione con la Chiesa del cielo e della terra. «Io ti ho scelto e oggi ti scelgo ancora. Non guardo ai tuoi peccati, ma all’amore del tuo cuore» ci dice il Signore in profezia. «Anche noi ti amiamo, Signore, nei fratelli che ci hai messo accanto, nella tua Chiesa» rispondiamo silenziosamente. Siamo invitati a esercitare il carisma dell’amore.

«Io ti scelgo ancora – diciamo al fratello che abbiamo accanto – come ti chiedo di essere scelto».

«Oggi voi state tutti davanti al Signore vostro Dio, i vostri capi, le vostre tribù, i vostri anziani, i vostri scribi, tutti gli Israeliti, i vostri bambini, le vostre mogli… per entrare nell’alleanza che il Signore tuo Dio sancisce oggi con te, per costituirti oggi suo popolo e per essere Egli il tuo Dio, come ti ha detto e come ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe. Non soltanto con voi io sancisco questa alleanza, ma con chi oggi sta qui con noi davanti al Signore nostro Dio e con chi non è oggi qui con noi». La Parola mette nei nostri cuori il desiderio di realizzare un patto nuovo con il Signore, personalmente e comunitariamente. Ci “alleiamo” con il Signore e tra di noi; mentre rimaniamo nell’abbraccio del fratello che abbiamo accanto, suggelliamo questa nuova alleanza: «Io ti scelgo per portare avanti la Comunità». Tutti, a cominciare dal CIS che sta animando la preghiera, ci abbracciamo e ci perdoniamo tutte le offese, le incomprensioni, sotto l’azione potente dell’Amore del Padre.

Grazie, Signore, per questo Anno della Misericordia, che è iniziato in maniera così straordinaria per noi.IMG_2086

La Chiesa festeggia oggi l’Immacolata Concezione. Maria, ci dice don Stefano Ranfi, che presiede la Celebrazione Eucaristica, è stata concepita senza peccato. Ora a noi il peccato è stato tolto con il battesimo, ma la sua “ferita” in noi verrà risanata completamente solo in Paradiso. Noi vorremmo una Comunità di santi, ma questa è la Comunità celeste; noi reagiamo al peccato altrui in modo umano, invece dovremmo reagire al modo di Dio: «Se il chicco di grano non muore…».

«Vi invito a pregare per il CIS – conclude don Stefano – perché siano segno della presenza di Dio. Tutti siamo in cammino verso la Patria Celeste».

Il Corso è terminato; abbiamo ascoltato insegnamenti, vissuto e sperimentato momenti di preghiera che ci hanno toccato il cuore. Sappiamo che tutto questo non basterà se non ci renderemo disponibili all’azione che la grazia del Signore opera quotidianamente nei nostri cuori: oggi è il tempo della salvezza, oggi Dio ci salva, oggi Lui ci rende fecondi.

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