Poggiomarino, 13 marzo 2016
Preceduto da mille difficoltà organizzative, che non hanno comunque scoraggiato né i Responsabili, né i fratelli dei vari Servizi, che si sono tutti rimboccati le maniche per la gloria di Dio, è arrivato finalmente il giorno del Ritiro per l’Effusione per le diocesi di Nocera – Nola – Acerra – Caserta.
La gioia è grande per molti motivi, primo fra tutti l’emozione di chi si appresta a incontrare, con il cuore spalancato, l’amore di Gesù Risorto. Negli occhi degli effusionandi si legge infatti un fervore, che esplode nella preghiera iniziale con una lode forte e viva e ci fa raggiungere una unione perfetta in Cristo. Siamo un cuore solo e un’anima sola, come gli apostoli nel cenacolo, e viviamo insieme l’attesa del Consolatore.
I cieli si aprono e in comunione con i Santi e gli Angeli riceviamo tutti benedizioni e grazie; in particolare il Signore dona a molti la guarigione del cuore, ferito da vecchi dolori, guarisce soprattutto dall’orfanezza e liberandoci ci fa gridare: “Abba, Padre!”.
Con il cuore pieno di gioia e di amore, rinnoviamo quindi le promesse battesimali e ci affidiamo completamente alla Misericordia di Dio.
Il momento più importante è senza dubbio quando lo Spirito Santo si effonde su tutti, in particolare sui nuovi effusionandi, e come acqua che lentamente riempie una giara, cosi riempie i suoi figli. Scende in modo sovrabbondante, tocca e bagna i fratelli e le sorelle, li raggiunge con il suo Amore, che scorre dentro di loro e poi trabocca fuori, e continua la sua azione, irradiandosi e contagiando tutti quelli che li circondano.
È così che lo Spirito ha agito e plasmato, e sotto la sua azione tutti hanno ricevuto doni e carismi che il Signore farà prolificare e moltiplicare per il suo disegno d’amore e di salvezza che ha su ognuno di noi. Grazie Signore per quello che hai fatto e che ancora farai.
Giovanna Lardone
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