Quando abbiamo appreso la notizia dell’arrivo dei fratelli del CIS a Napoli, abbiamo avvertito subito la ricchezza di grazia che ci avrebbe travolto: i nostri amati fratelli “maggiori” sarebbero venuti in Campania per incontrare tutti i Delegati e i Responsabili delle Comunità presenti nelle diocesi.
In un atmosfera di grande gioia e collaborazione ci siamo messi all’opera per organizzare tutto nei minimi particolari.
Non si poteva pensare ad una “location” più idonea dell’Hotel del Pellegrino presso lo storico Santuario della Madonna dell’Arco in S. Anastasia: uno tra i santuari mariani più antichi della Campania.
È ormai sabato e noi delegati, insieme ai fratelli del Comitato Internazionale di Servizio, ci affrettiamo a disporci nella
saletta messa a nostra disposizione. Non vediamo l’ora di cominciare a lodare insieme il Signore ma nell’aria si sente un clima di attesa: manca ancora qualcuno. All’improvviso e inaspettata, giunge Titina Scippa, delegata della diocesi di Nola che per una lunga e delicata convalescenza non ha potuto presenziare agli ultimi eventi comunitari. Tutti facciamo ressa intorno a lei. Commossi e felici per la sua presenza in mezzo a noi e, con la gioia nel cuore, cominciamo a ringraziare il Signore.
Immediata è la forza dell’amore di Dio che ci fonde e che fa risuonare perentorio il suo invito a vivere la nostra vocazione alla santità senza compromessi. Assaporiamo a piene mani l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza e in forza del quale non possiamo restare muti davanti alla sua chiamata che vuole rinnovare la sua alleanza con ognuno di noi. Riscaldati dalla fede, rassicurati dall’amore e confortati dalla speranza possiamo stringere una nuova alleanza con il Signore. A turno e ad alta voce ci impegniamo con il Signore utilizzando le stesse parole di Giosuè: “Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore”.
Al termine della preghiera siamo invitati a delineare un profilo delle varie Comunità presenti nelle varie diocesi mettendo in comune anche le difficoltà e ostacoli ove mai fossero presenti. È un momento molto bello in quanto ne scaturisce un ritratto multicolore in cui emerge l’originalità delle esperienze incarnate in territori sociali e culturali molto diversi, ma ricchi di umanità e calore.
Nel pomeriggio ecco raggiungerci anche i Responsabili delle Comunità inserite nelle varie parrocchie. La “Sala Congressi” dell’Hotel è gremita: tutti sono accorsi all’invito, chiamati dall’Amore. Il Signore non tarda a mettere nel cuore di ciascuno il bisogno di tuffarsi nell’abbraccio di riconciliazione tra fratelli dello stesso pastorale.
Al termine della preghiera ogni pastorale si presenta a tutta l’assemblea con l’orgoglio di appartenere alla stessa famiglia.
È il momento di dare spazio anche alle domande dei fratelli e alle richieste di chiarimento che vengono accolte con paterna benevolenza e alle quali segue sempre la risposta, la correzione, l’incoraggiamento che scaturiscono dalla competenza e dalla sapienza dei nostri fratelli del CIS.
Siamo giunti al termine di questa bellissima giornata ed è ora di ritornare a casa. Facciamo ancora in tempo però a salutare i fratelli con il calore di una delle melodie più belle della tradizione napoletana. A loro riconfermiamo il nostro amore e, perché no, anche al Signore, cantando a squarciagola: “Si stato, o primmo ammore, o primmo e ll’urdemo sarraje pe’ me!”
Antonio Corcione
I Delegati e i Responsabili della Campania, al termine del Ritiro, ribadiscono il loro amore per il CIS e per la Comunità Gesù Risorto “‘o prim’ e l’ultimo amore sarrai pe’ me!!!”