“Canteremo nel tempio del Signore tutti i giorni della nostra vita”
Accolte calorosamente anche con un momento di ristoro, nel quale condividere le aspettative sulla giornata, ci riuniamo in sala, circa 70 persone, tutte desiderose di incontrare il Signore e stare alla sua presenza. Inizia la lode e il Signore risponde, facendoci sentire la sua mano potente, pronta a intervenire nelle nostre vite, e il suo desiderio di incontrarci, a sua volta, e di stringere nel suo abbraccio amorevole di Padre chiunque lo desideri.
«Oggi la salvezza è entrata in questa casa» ci assicura una profezia. Perché Egli abbatte le barriere che ci opprimono, ci riscatta e ci fa nascere a vita nuova, splendente della sua luce. Ed è proprio per non allontanarci da questa Fonte inesauribile di amore che non dobbiamo stancarci di cantare a Lui, tutti i giorni della nostra vita; come ascoltiamo dall’insegnamento di M. Elena, giovane Responsabile di Bari, che ci porta a considerare la musica come mezzo prezioso per avvicinarci sempre di più a Lui e per evangelizzare.
Seguono le testimonianze e un momento di forte preghiera su noi giovani, durante il quale affidiamo a Gesù speranze e timori per il nostro futuro, consapevoli che sarà Lui a guidare la nostra barca, sempre, anche nei momenti di tempesta. Nel pomeriggio altro incontro intimo con Lui, nell’Adorazione Eucaristica, quando lanciamo petali di fiori ai suoi piedi, come segno di offerta della nostra vita; a seguire la S. Messa, celebrata da don Daniele, giovane sacerdote di Putignano.
La nostra giornata si conclude; abbiamo respirato un’aria di grande comunione, che ci ha reso ancora di più famiglia, non solo fra di noi ma anche con quanti ne sono stati resi partecipi attraverso il Servizio Streaming.
Cristina De Luca
«Possiamo paragonare la nostra Comunità a una grande orchestra sinfonica, con tanti strumenti musicali diversi e un Direttore che armonizza il tutto: è il Signore che deve accordarci e noi dobbiamo chiederglielo, anche quando potrebbe farci male, così come quando una corda di chitarra viene tirata, fino al limite. Lo spartito è il libro della nostra vita, dove alcune note rappresentate sono anche “vuote”, come avviene nei momenti di solitudine e di buio; ma per lo più sono “piene”, sono momenti gioiosi; e il loro valore scandisce un determinato ritmo, che dona la forza giusta a tutto il nostro lavoro, a tutti i nostri servizi.
Altro elemento importante è il tempo: lento, adagio… È il Signore che ci dona il tempo e che ci lascia liberi sul come gestirlo. Noi non possiamo sprecarlo in cose inutili, perché è prezioso. E soprattutto dobbiamo imparare a trovare “tempo per Dio”, inserendo “nella nostra agenda” l’appuntamento con il Signore, per fermarci ad ascoltarlo e per parlare con Lui.
Noi siamo invitati a esultare per le sue meraviglie non solo con il canto che esce dalla nostra bocca, ma anche con il corpo e con la danza spirituale, che ci fa diventare “icona vivente” della Parola di Dio sotto l’azione dello Spirito Santo».
M. Elena Toto
(Stralcio dall’insegnamento)