Ritiro delle Comunità di Crescita delle diocesi di Acerra, Aversa, Telese, Caserta

Ci incontriamo domenica 26 Gennaio all’insegna della preghiera, strumento unico e indispensabile per intraprendere una relazione con il Signore e con i fratelli. “Vengo a lodarti”, recita il canto d’ ingresso per questo giorno di grazia apparentemente organizzato dagli uomini, ma pensato e voluto da Dio. Il Signore infatti gioisce perché le Comunità di crescita, cuore pulsante della Comunità Gesù Risorto, hanno risposto al suo invito. Egli ci ha chiamato per dirci: «Riparti da me» e noi gli confermiamo il nostro “sì” nonostante le nostre difficoltà e i nostri disagi. Il Re della nostra storia viene con umiltà in mezzo a noi e vuole sottomettere tutte quelle situazioni che ci impediscono di realizzare la piena adesione alla sua chiamata. Ci dice ancora: «Non temere se ti senti smarrito e perduto perché io verrò, ti cercherò e ti troverò per salvarti attraverso i fratelli». Per questo è forte l’invito a pregare gli uni per gli altri, perché la grazia di Dio non va trattenuta ma donata, affinché tutti possano lodare in Spirito e Verità ed avere la certezza che siamo nel cuore di Dio, che è la nostra nuova dimora. Da questa preghiera prendiamo nuovamente la decisione di essere fedeli a Dio, perché abbiamo capito che dalle ferite scaturisce la Gloria.

Segue un momento di confronto in cui si ribadisce la necessità e l’importanza di frequentare la Comunità di crescita sempre, indipendentemente dal grado di responsabilità. La Crescita è una palestra dove si individuano e si fanno fruttificare i talenti di ognuno per il bene comune, bisogna però avere un’onestà intellettuale e spirituale per riconoscere che spesso anteponiamo altri impegni a questo incontro con il Signore, senza renderci conto che la nostra assenza rende monca la formazione di tutta la Comunità e che il talento non condiviso, forse quel giorno ha reso più povero qualche fratello.

Infine ci viene comunicato il tema del Convegno Internazionale 2025 e siamo caldamente invitati ad essere solleciti nell’organizzarci e prenotarci, perché le grazie che ci aspettano sono infinite e non può essere diversamente nell’anno giubilare della speranza. Alleluia!

Filomena Capasso

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