Ritiro delle Comunità di Crescita delle diocesi di Napoli, Pozzuoli, Sessa Aurunca
Domenica 26 gennaio i fratelli delle Comunità di Crescita si ritrovano nel teatro della parrocchia dello Spirito Santo ad Arzano (NA) per l’annuale ritiro. “Avevano un cuor solo e un’anima sola” (At 4,32) è il passo profetico che guida l’incontro e fin dall’inizio una gran folla di fratelli giunge al teatro, dove iniziamo ad accoglierci con canti e gioia. Prima dell’inizio della preghiera, nostro fratello Giovanni Gargiulo presenta i nuovi Delegati delle diocesi, accolti dall’applauso e dal sostegno dei presenti; ai quali viene ricordato che è una giornata storica perché, per la prima volta, la preghiera è animata da Delegati eletti dai Responsabili e dagli Animatori della Comunità!
Ci mettiamo in preghiera e c’è un grande amore di Dio per tutti; il Signore volge il suo sguardo su di noi e ci riconosce come famiglia e popolo suo. Per questo ci prendiamo per mano e sentiamo forte la presenza santa dei fratelli accanto a noi. La Parola profetica che ci conduce è quella in cui il Signore guarisce un uomo paralizzato alle gambe, storpio fin dalla nascita (cfr. At 14,8-10); Egli perciò desidera rialzare anche noi, farci stare ritti in piedi, anche dinanzi alle stanchezze e ai problemi che ci creano affanno. Di tutti questi pesi ci prendiamo cura pregando gli uni per gli altri, abbracciandoci e facendo circolare la potenza guaritrice di Dio.
Dopo la preghiera viviamo l’esperienza dei simposi: divisi in gruppi condividiamo le nostre esperienze secondo il filo conduttore che è il tema del ritiro. Il delegato Pierpaolo Capobianco ci introduce a questo momento, ricordandoci il ruolo della Comunità di Crescita e la sua importanza per la Comunità Gesù Risorto. Quindi i fratelli condividono la loro esperienza comunitaria e di come sentono l’amore e la forza dei fratelli: in Comunità siamo uniti e non isole sparse, e così avvengono i miracoli. Questo amore così forte vuole essere condiviso, per cui chiediamo ai fratelli come vivono questo slancio nel loro cuore e nella loro quotidianità, e se hanno il desiderio della missionarietà. I fratelli sono tutti toccati dall’ascolto reciproco; condividiamo ciò che siamo e ci impegniamo a pregare anche per delle situazioni che escono fuori dal dialogo. Torniamo a casa sempre più felici di appartenere al Signore e alla sua famiglia: “Comunità Gesù Risorto”.
Luigi Di Giacomo

