Incontro dei giovani della diocesi di Napoli

Sabato 15 marzo i giovani della diocesi di Napoli si sono incontrati nel teatro della parrocchia dello Spirito Santo ad Arzano (NA) per una serata di amicizia e di fraternità dal titolo “Ho visto un posto che mi piace e si chiama mondo”.

La serata ha visto anche la partecipazione di circa trenta giovani provenienti dalla diocesi di Aversa, geograficamente molto vicina alla suddetta parrocchia. Dopo un’accoglienza calorosa da parte dei giovani referenti di Napoli è cominciata la preghiera di lode con la collaborazione dei delegati diocesani e del membro CIS, Gianni Gargiulo. Subito abbiamo sentito un grande amore su tutti noi, un amore che attraversava i nostri cuori e ci riempiva. Non siamo soli e abbandonati, poiché Dio, come un Padre buono, cammina accanto a noi e ci precede nel cammino per le strade del mondo.  “Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme! È come olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di Aronne”. Con queste parole del Salmo 133, Il Padre viene a benedire la nostra fratellanza: tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo possiamo trovare qui, con l’amore reciproco e con la gioia di sentirci fratelli. Attraverso le preghiere con l’imposizione delle mani tanti piangono e si sentono amati. Abbracciandoci gli uni gli altri, ci annunciamo questo amore: siamo benedetti e siamo di Dio! A seguire riflettiamo sull’importanza delle nostre vite e su quanto bene possiamo donare agli altri. Il tema della serata, infatti, pone l’accento sull’importanza della missione e su come siamo chiamati ad evangelizzare. Luigi ci fornisce degli spunti di confronto sulla base della missione della Comunità Gesù Risorto vissuta recentemente a Città del Messico. In particolare, sottolinea che il missionario non ha caratteristiche “speciali” o “poteri soprannaturali”, ma missionari siamo tutti noi; anche con le nostre fragilità e paure, Dio ci chiama e ci sceglie così come siamo. Condividiamo poi alcune esperienze di evangelizzazione che viviamo nel quotidiano. Una sorella ci testimonia che nella sua professione di insegnante a scuola, attraverso una canzone è riuscita a gettare un seme per poter parlare della bellezza dell’amore di Dio. Questo seme porterà a maggio a celebrare una Santa Messa a cui è stata richiesta la partecipazione del nostro servizio canti. Un’altra sorella ha testimoniato come, ascoltando e aiutando una sorella in difficoltà, si è sentita strumento di Dio. Viviamo poi un gesto profetico: viene consegnato a ciascuno di noi un fiore di carta, simbolo del nostro impegno a voler essere fiori che abbelliscono anche i terreni più aridi. Ciascuno, nella libertà, pone questo fiore su una struttura di polistirolo che è bianca, così come sono spesso “pallidi” i luoghi in cui viviamo e le persone che incontriamo. Invocando lo Spirito Santo compiamo questo gesto che è un impegno a voler servire il Signore in ogni luogo e in ogni momento, in particolare nella Comunità Gesù Risorto. Pur consapevoli delle nostre fragilità e debolezze, sappiamo che a Dio basta questo piccolo sì, il resto lo farà lui. Ognuno di noi, a turno, pronuncia poi ad alta voce il proprio “Eccomi, o Dio, ora manda me!”. Grazie, Signore, perché ci userai sicuramente con la tua grazia! Viviamo infine un momento di fraternità insieme e ci salutiamo felici di appartenere al Signore e di appartenerci gli uni gli altri nella Comunità Gesù Risorto, che vogliamo servire e far crescere fino agli estremi confini della terra. Lode a te, Gesù, per l’amore immenso che hai per noi!

Luigi Di Giacomo

Share This